C'è un denominatore comune nelle cose della mia vita: la Lontananza.
Da certe esperienze, dalle persone care..lontananza fisica e "mentale".
Devo combattere ogni giorno contro la nostalgia che mi fa il cuore piccolo piccolo quando vorrei stringere a me il mio amore..abbracciare le persone a cui voglio bene..rivedere amici lontani.
A volte lo sconforto è immenso, ma c'è un tipo di amore che ti fa sopportare questo peso,
e quell' amore è quello naturale che lega una famiglia.
L' amore verso il partner è diverso.
Si può fare a meno, lo si mette in discussione, fa piangere.
L'amore per i genitori no. Non è immaginabile litigare per amore con i genitori, e se lo si fa,, si avverte che la strada che alla fine si intraprenderà è quella del perdono incondizionato. Con il partner purtroppo non è sempre così. Può finire.. ma come è possibile? Perchè non si può amare per sempre?
Perchè con il resto del mondo non funziona quell' amore profondo?
Io amo senza condizioni, perdono come una madre, accolgo e conforto, ma non sempre ricevo quanto dò.
E questo spesso mi fa male, ma è l'unico modo che conosco di amare, non saprei amare a metà.
La lontananza mi porta dubbi, incertezze, sfiducia. A volte a ragione, a volte a torto. Ma sento che non potrei fare a meno di questo legame, nonostante a volte mi tormenti.
Il segreto per vivere bene anche se si è lontani è l'amore. Anzi...l' Amore.
Se si arriva a questo, non ci sono barriere o chilometri che tengano. Si deve sentire profondamente l'altra persona dentro di sè, portarla ovunque e non dimenticarla mai.
Quanto è vero...ma...soltanto amando vivi...
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